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La Regione aumenta i compensi dei manager Asl, ripristina i rimborsi spese per la giunta e non concede rimborsi ai cittadini danneggiati dalla grandine del 10 luglio scorso

Il sindaco di Vasto, Francesco Menna non ci sta ed esprime grande disappunto per il mancato riconoscimento dello stato di calamità per la provincia di Chieti dopo la grandinata del 10 luglio 2019. I danni causati dalle palle di ghiaccio, grosse come arance, ammontano solo per il Comune

di Vasto a 12.144.201,00. Questa è la cifra raccolta, in alcune settimane dal Comune, attraverso la denuncia per la stima dei danni subiti presentata da cittadini e vacanzieri. A nulla è servita anche la richiesta da Menna al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per chiedere il riconoscimento dei danni.

Il primo cittadino di Vasto con una lettera indirizzata a Marsilio e a tutta la giunta regionale ha chiesto di rivalutare i criteri per il risarcimento. Il solo Comune di Vasto ha registrato oltre seimila denunce, per danni a terreni e mezzi agricoli, immobili e automezzi, regolarmente inviate alla Regione Abruzzo, ma questi numeri non sono stati sufficienti per ottenere lo stato di emergenza e quindi niente indennizzi.  “Come ente - ha spiegato Menna - abbiamo provveduto a segnalare alla Regione i danni subiti, ma la risposta è stata negativa.  In Abruzzo, - ha concluso Menna - la regione guidata dalla giunta del cambiamento, fa presto ad aumentare i compensi dei manager Asl e a ripristinare i rimborsi spese per le trasferte istituzionali di presidente e assessori, rimborsi aboliti nel 2015 dall’ex governatore Luciano D’Alfonso, dimenticando invece i cittadini pesantemente danneggiati da una grandinata”.

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