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Scritto da Paola Tosti

prodotto topico termoli

Il cavatello rustico termolese paladino del turismo locale

TERMOLI | Nella III edizione del Prodotto Topico trova spazio l’intento di riscoprire gli antichi sapori attraverso una cucina genuina ecosostenibile. La tradizionale tappa locale dell’iter del Prodotto Topico ha avuto domenica

come protagonista il “cavatello rustico termolese”, specialità culinaria adatta a creare un’alchimia perfetta tra sapori, storia e territorio. Alla presenza del Comitato scientifico del Prodotto Topico nelle persone di Letizia Daniele, Silvana Marcucci, Luigi Murolo, Orazio Di Stefano e Romeo Patricelli è stato conferito il riconoscimento di Cavaliere del Prodotto Topico al signor Guido Cannarsa, titolare del ristorante “Pecorallegra” di Termoli. L’incontro ha offerto l’occasione per mostrare ai membri del Comitato e agli ospiti intervenuti l’antico borgo marinaro che racchiude la meravigliosa Cattedrale di Santa Maria della Purificazione e il Castello svevo. Il Borgo Antico risalente al V secolo sorge su un promontorio delimitato da antiche mura a strapiombo sul mare. Tra le varie stradine e piazzette che lo compongono si trova Vico Il Castello che detiene il primato del vicolo più stretto d’Europa.
Il Castello rappresenta la struttura centrale dell’antica cinta muraria. Infatti, per la sua strategica ubicazione l’edificio con annesse le Torri cilindriche si erge a punto focale del più ampio sistema di difesa rappresentato dalla poderosa cinta muraria realizzata a protezione dell’intero perimetro della città. Eretta quasi certamente nell’XI secolo durante l’epoca normanna, la fortezza venne ristrutturata e fortificata nel 1240 da Federico II di Svevia dopo che la flotta veneziana alleata di Papa Gregorio IX distrusse parte delle difese esistenti. Durante i recenti restauri al suo interno sono stati rinvenuti alcuni graffiti e iscrizioni a carboncino disegnate sulle pareti della cisterna inferiore risalenti al XVI secolo, periodo in cui il luogo era adibito a carcere borbonico. L’impianto architettonico del Castello presenta una torre quadrata che poggia su un tronco piramidale. La torre è circondata da un bastione le cui caratteristiche difensive mostrano le quattro torrette cilindriche poste agli angoli, ognuna delle quali rivolte verso i quattro punti cardinali.
Particolare menzione merita la Torretta Meridiana che sorge nel punti di intersezione tra il 15° meridiano Est, che regola il fuso orario dell’Europa centro occidentale, e il 42° parallelo Nord.
La Cattedrale di Termoli, sede della diocesi di Termoli-Larino, venne costruita tra il XII e il XIII secolo subendo però alcune modifiche a seguito del terremoto del 1464 e all’attacco dei Turchi nel 1566. L’edificio fu eretto sui resti un’altra Chiesa dell’XI secolo della quale nel 1945 sono venuti alla luce le absidi e alcuni frammenti del pavimento. Durante i restauri del 1760 e del 1962 furono ritrovate le reliquie di San Basso e San Timoteo, patroni della città. Nella parte superiore della facciata centrale si trova il rosone mentre nella parte inferiore ci sono sette arcate ognuna diversa dalle altre e decorate con foglie e figure umane mentre l’arcata centrale ha un portale di fasci e colonnine. La pianta della Cattedrale è basilicale con tre navate e tre absidi semicircolari con pilastri a base circolare. Nella cripta è conservata la lapide del 1239 che copriva il loculo murato nelle fondazioni contenenti le ossa di San Timoteo qui nascoste dopo essere state recuperate a Costantinopoli durante la quarta crociata.

Paola Tosti