Editoriali

MARSILIO PRESIDENTE

Tutto secondo copione

Che il centrodestra vincesse le elezioni l' ho sempre pensato e detto a chiunque me lo avesse chiesto. Soprattutto a quei tanti del centrosinistra che si erano illusi di potercela fare. Che il loro fosse un abbaglio collettivo lo raccontavano almeno due cose: si veniva

da una cattivissima performance del presidente precedente (e gli abruzzesi che hanno sempre cambiato coalizione ad ogni elezione, figuriamoci se non avessero punito chi aveva generato e, soprattutto, tollerato D' Alfonso e le sue bizze); Salvini aveva concretamente dimostrato di avere un consenso nelle piazze, che avrebbe facilmente trasferito nelle urne.
Che Legnini potesse arrivare secondo lo si era capito sia dal numero dei suoi candidati, che dalla mobilitazione chevera riuscito a creare. Per un paradosso della storia, stavolta, i numeri si sono invertiti: il centrodestra ha preso i voti che aveva preso il centrosinistra cinque anni fa e viceversa. Mentre le 5 Stelle hanno ripreso i voti della volta precedente. Bisognerà studiare i flussi, anche perché si è in presenza di un calo di elettori (sia pure non eccessivo), ma è verosimile che il 18% di elettori si è praticamente spostato da sinistra a destra. La qual cosa è altrettanto verosimile che dipenda, come detto, dalla cattiva performance di D' Alfonso e dal traino di Salvini. Circa il non decollo delle 5 Stelle, va detto che questo voto impone loro una riflessione sulla necessità di trasformare il movimento in partito. Certo, ci sono dei rischi ad aprire le porte, ma sarà sempre difficile per i pentastellati vincere e governare i territori se non si radicano in modo capillare ed organizzato. Per farlo basta individuare dei nuclei di propri elettori ed offrire loro la possibilità di formare dei piccoli e democratici organismi. La qual cosa non vuol dire necessariamente fare clientelismo o imbarcare persone poco affidabili. Ma è certo che a non farlo significa restare un robusto movimento di opposizione. Infine, il vero sospiro di sollievo che può tirare il centrosinistra italiano é che il M 5 S non si è consolidato. Ossia che ha avuto (anche stavolta) un elettorato volubile, la qual cosa consente ai galantuomini come Legnini recuperi che ad altri sarebbero impossibili

Ods

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