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Sarà il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ad inaugurare il monumento dedicato ai contadini sansalvesi per le lotte sociali del 1950.

Scritto da Sansalvomare

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Sarà il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ad inaugurare il monumento dedicato ai contadini sansalvesi per le lotte sociali del 1950.

Il monumento voluto dal Comitato il “Bosco e la bandiera”, con il patrocinio del Comune di San Salvo, è stato ideato e progettato dallo scultore Claudio Gaspari, mentre a donarne la realizzazione è stato Vitale Ialacci della Gron stell.

L’ autorevole rappresentante del Governo italiano scoprirà la scultura, chiamata Humus, alle ore 17 di sabato 10 ottobre prossimo in una suggestiva cerimonia che avrà luogo proprio dove i millecinquecento contadini si radunarono per andare ad occupare i terreni del Bosco Mottice ossia all’ incrocio di Via Trignina con Via Montenero (detto lu Virricce).
 
Accanto al ministro vi saranno il Sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, il Sottosegretario di Stato, Gianluca Castaldi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il presidente della Provincia, Mario Pupillo, il presidente della Eurortofrutticola del Trigno, Nicolino Torricella ed i rappresentati sindacali (della Cgil e della Confederazione italiana agricoltori, che al tempo promossero quella lotta).
 
Dopo questa iniziativa, che suggella in modo indelebile una giusta rivendicazione di popolo per il pane ed il lavoro nel tristissimo immediato ultimo dopoguerra, il Comitato, presieduto da Gabriele Marchese, già Sindaco della Città, consegnerà in questo anno scolastico alcune borse di studio agli studenti sansalvesi. Infatti, l’ Istituto omnicomprensivo Mattioli, grazie al lavoro della Dirigente scolastica Annarosa Costantino e del docente Davide Aquilano, sta facendo approfondite ricerche su quell’evento oramai consegnato alla storia (avvenne settant’anni fa), ma ancora molto vivido nella memoria collettiva della Città: al tempo vi furono denunce ed arresti, senza condanne, perché i contadini furono amnistiati non avendo nessuna colpa, se non quella di voler ricavare il pane per le proprie povere famiglie, bonificando e coltivando un terreno demaniale lasciato a sottobosco.
 
Di generazione in generazione si è trasmesso anche il ricordo dell’ avezzanese padre costituente Bruno Corbi, il deputato che “mediando” in quella circostanza tra carabinieri e manifestanti riuscì ad impedire la tragedia, che purtroppo si sarebbe verificata una settimana dopo nella vicina Lentella, in cui due manifestanti vennero uccisi dai proiettili delle forze dell’ordine. Il ruolo dell’ eroico parlamentare, ricordato nel saggio dello storico Nicola Verna e dalla testimonianza di uno dei presenti ancora in vita Fioravante D’ Acciaro, sarà presto oggetto di un riconoscimento che il Comitato consegnerà a Roma alla vedova Corbi, Signora Lucette Mazzinghi.
 

Dott. Orazio Di Stefano

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