Editoriali

 domenico guala

Se il buongiorno si vede dal mattino…

SAN SALVO |  Già dai primi comunicati e dalle prime dichiarazioni si può capire che tipo di comportamenti politici avranno gli schieramenti locali nella legislatura che si è appena aperta, anche se si tratta di tendenze,

perché – si sa – in politica ciò che vale oggi può non valere domani.

Partiamo dal centrodestra, la cui dichiarazione più impegnativa l’ha fatta il sindaco la sera della festa della vittoria, allorquando ha detto: “Ci candidiamo ad essere il centro propulsore di tutto il comprensorio”, pensando reconditamente ad un proprio ruolo che lo vedrebbe deputato di collegio o assessore regionale. La cosa non è peregrina, poiché la geografia politica del vastese ha bandierine sempre più blu in Comuni che erano stati rossi e, soprattutto, un avviato (ma non ancora completato) ricambio generazionale iniziato dopo la sconfitta di Vasto. Se l’obiettivo della Magnacca è alquanto chiaro e se la luna di miele conseguente alla vittoria plebiscitaria a San Salvo può far immaginare questo percorso, comunque il punto d’ arrivo non è scontato, perché a destra non c’è un processo sul web che seleziona le candidature o degli organismi che decidono le liste. Bisognerà vedere che ha in mente chi selezionerà le candidature. Tuttavia, la strategia del primo cittadino è chiara: continuare sulla strada intrapresa cinque anni fa, amministrando con impegno alla ricerca del consenso.

Veniamo al Pd,  forza maggiore del centrosinistra, che emesso vari comunicati. Nell’ultimo si legge che sarà richiesto accesso agli atti, per capire se le procedure per il lungomare sono legittime. Dai termini adoperati (il “posto in essere” gergalmente in uso negli ambienti giudiziari) si comprende che l’ispirazione possa essere venuta direttamente dal neo consigliere Antonio Boschetti, che – come è noto- è un avvocato molto esperto di questioni amministrative. Niente da dire: si tratta di un consigliere comunale, peraltro leader politico di quel partito in questa zona, e quindi è legittimo che suggerisca o scriva un comunicato. Se la sua linea è quella di fare un’opposizione senza sconti nulla questio, cosa che lui stesso ha detto in Consiglio comunale. Positivo anche che abbia deciso di ripartire dal Comune, che è come quando Pippo Baudo, dopo essere stato il capo indiscusso alla Rai, tornò a presentare un programma su Rai tre. Va bene se la sua esperienza servirà a bloccare chi, dopo una simile vittoria, pensa che siano facilitate anche le procedure. Tuttavia nel comunicato del Pd, si tira in ballo anche il presidente della Confesercenti sulle manifestazioni estivo della destra, quasi a far immaginare che Domenico Gualà sia accondiscendete alle politiche della Magnacca, mentre tutti sanno che la Confesercenti ha sempre mantenuto un profilo distinto e distante dalle varie Amministrazioni. Altro è il ruolo di Gualà all’interno del direttivo del Pd, ma non osiamo pensare che egli sia stato tirato in ballo perché non allineato. Visto che ora la sinistra è divisa in 4: a spanne il 6% sta con Osvaldo Menna, il 13% con Angelo Angelucci, oltre il 20% con la Magnacca ed il 15% con lo stesso Boschetti, quest’ultimo non può non sapere che potrà tornare maggioritario se sarà includente e non certo se darà bacchettate a destra e a manca.

Ods

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