Editoriali

argiro nicola

Come al solito sarà  Niky a determinare il risultato

SAN SALVO  | Martedì prossimo ci sarà il Consiglio comunale chiesto dalla minoranza (più la D’ Addario eletta in Forza Italia) sulla vicenda delle borse lavoro. Contro la prassi

(per nascondere le figuracce ???) la maggioranza alla conferenza dei capigruppo ha deciso di tenere la seduta a mezzogiorno ovvero mentre la gente va a mangiare i consiglieri dovrebbero deliberare... sulla richiesta dalla minoranza (più la D’ Addario eletta in Forza Italia) di aprire un’ inchiesta consiliare per capire come sono state selezionate le quindici persone assunte. Se non ci fosse nulla da nascondere, la maggioranza potrebbe dire: “Facciamola la Commissione, tanto le carte sono apposto”. Invece, aver scelto di tenere il Consiglio in un orario alquanto inusuale induce a pensare che la linea sia di tentare (almeno tentare) di bocciare la proposta dalla minoranza (più la D’ Addario eletta in Forza Italia).

Come si ricorderà, il presidente della Commissione Affari sociali Fabio Raspa ha pubblicamente chiesto scusa ad uno degli esclusi e, per mantenere la sua posizione, potrebbe dirsi d’accordo per l’inchiesta. Peraltro, non ci servirebbe neanche una nuova Commissione, perché basterebbe affidarsi a quella presieduta dallo stesso Raspa, come in passato ci si affidò a quella presieduta da Antonio Castaldo. Se il presidente Raspa votasse conminoranza (più la D’ Addario eletta in Forza Italia) si avrebbero otto voti a favore dell’inchiesta ed otto a contro e quindi la proposta sarebbe respinta.

Ma che faranno gli altri otto eletti col centrodestra ? Al momento non è chiaro, poiché deve ancora essere decisa quale linea adottare in una riunione di maggioranza, che sicuramente si terrà prima del Consiglio. Nel frattempo sul povero Fabio Raspa sono iniziate le pressioni di autorevolissimi esponenti di maggioranza (con incontri e caffè) per tentare di fargli cambiare posizione. Se, però, costui resta fermo, bisognerebbe mantenere gli otto sulla posizione di diniego. Infatti, basta che uno si sposti sulla posizione di volerci vedere chiaro e l’inchiesta si attiva. Ad oggi (a meno di una settimana dalla seduta) le bocche sono cucite. E,come al solito, tutto dipenderà da ciò che farà e dirà l’ex consigliere regionale Nicola Argirò, che è praticamente l’unico capace tra gli otto di alzarsi in aula, bacchettare i colleghi e votare diversamente da loro…come ha già dimostrato in passato.Lo farà anche stavolta ?

Qualcuno dice: “E’ chiaro se Raspa tiene, bisogna assolutissimamente recuperare Niky, perché se anche lui fosse per l’inchiesta (e dunque questa passasse per 9 a 8) sarebbe meglio votare all’unanimità”. Del resto, il precedente c’è: Castaldo e la Magnacca chiesero una Commissione d’inchiesta sui servizi sociali. Il sindaco del tempo si oppose, ma se si fosse votato Cinalli e Bernava (i dissidenti del tempo) avrebbero fatto la differenza. Allora si alzò il saggio Monteferrante e disse: “Facciamola pure l’inchiesta, ma affidandola alla Commissione di Antonio Castaldo”.

Se anche stavolta, sia pure a parti invertite, c’è il rischio che passi la proposta dell’opposizione, ci dovrebbe essere un saggio alla Monteferrante… peraltro stavolta il presidente è un uomo della maggioranza (Raspa), mentre l’ altra volta era addirittura della minoranza (Castaldo). Quindi che hanno da temere i contrari ? Eppoi, se le selezioni sono state fatte legittimamente (cosa che però finora nessun politico ha detto: sentiremo in Consiglio) che hanno da temere i contrari ?

Ods