Editoriali

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È MORTA LA SIGNORA ANNA CARLINI, LA LOCOMOTIVA DELLA FAMIGLIA PRESUTTI

È morta ieri sera la Signora Anna Carlini in Presutti, colpita dal covid.
A dare la ferale notizia è stata la nipote Donatella, figlia della primogenita.

Donatella definisce la nonna "la locomotiva di tutti noi", laddove noi è riferito alla famiglia, tutta impegnata nel commercio floreale in Corso Garibaldi a San Salvo e di fronte al cimitero di Vasto.


Un impegno, quello della famiglia Presutti, totalizzante e che richiede la presenza in negozio anche nei giorni festivi, anzi soprattutto nei giorni festivi, in cui si svolgono matrimoni e si festeggiano compleanni e ricorrenze.

La famiglia Presutti non avvertiva il disagio del lavoro nei periodi festivi e prefestivi, perché li passava assieme in quegli ampi locali di Corso Garibaldi, posti sotto l' abitazione di Anna ed Ettore.
Assieme ed uniti dal lavoro, dal senso del lavoro mutuato dalla Signora Anna, elemento coesivo e trainante della propria famiglia. È noto nella letteratura specializzata che ogni nucleo sociale per essere coeso deve avere una persona o un valore che unisce e diventa motivazione di ciò che si è chiamati a fare.

Nel caso della famiglia Presutti e della cinquantennale attività florovivaistica la coesione veniva dalla Signora Anna, dal suo senso del dovere che ha saputo trasmettere a figli e nipoti, con la sua nota dolcezza e gentilezza, con le quali si relazionava non solo coi parenti, ma anche con amici e clienti.

La professione dei Presutti non è autoctona, ma è nata con lo sviluppo industriale, prima del quale a San Salvo l' attività prevalente era l' agricoltura. Il commercio e l' artigianato non di sussistenza e terziario avanzato sono arrivati con le industrie: la Signora Anna ha applicato alla sua attività commerciale (e così avrebbe fatto tutta la sua famiglia) l' impegno totalizzante, doveroso ed appossionato degli antichi contadini, che, come si sa, lavorano senza sosta, con spirito di sacrificio e sapendo che il benessere si conquista col sudore, perché in questa società, purtroppo, nessuno ti regala niente.

Donatella, in chiusura del suo post, invoca "protezione da lassù" e chiede alla nonna di dare loro un pizzico della forza che aveva (che abbiamo testé ricordato, mutuata dalle necessità del popolo prima dello sviluppo industriale).

La forza della Signora Anna oramai i Presutti ce l' hanno dentro: è stata trasmessa loro in anni e anni di esempi e sagge parole, che costituiscono i valori di famiglia, basati sul lavoro, sul rispetto, sulla serietà ed unità famigliare.

Al marito Antonio, ai figli Eleonora, Alessandro e Michelino, ai nipoti e famigliari tutti le condoglianze della nostra redazione.
Ods

Commenti   

0 #1 Carlo carlini 2020-11-19 16:35
Bellissimo articolo, mi ha commosso, era la cugina più dolce e riservata. Un abbraccio ad Ettore, Antonio, con i due nomi che lo chiamiamo. A tutta la famiglia.
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