Editoriali

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Dietro alle interpellanze di  SSD

SAN SALVO | Abbiamo sempre sostenuto, qualunque fosse la reggenza pro-tempore dell’ Amministrazione comunale, che per un ordinato svolgersi del sistema politico

locale sia necessaria una sana opposizione. Non per rompere le uova nel paniere di chi è chiamato a governare, ma semplicemente perché il controllo esercitato dall’opposizione consente a chi governa di rispettare maggiormente le regole. Spesso chi governa (di qualunque colore sia) commette degli errori per due fondamentali motivi: o è portato a pensare di essere onnipotente (riverito ed ossequiato dal cerchio magico) o viene indotto in tentazione dalle tante richieste che arrivano sul tavolo del governo.

L’opposizione serve a ricordargli che in politica si può tornare dalle stelle alle stalle in un batter d’occhio ed a bloccarne le tentazioni di superare le regole, nella paura di essere scoperto. Per la verità nell’ultimo ventennio la paura dei politici di essere scoperti viene determinata soprattutto dalla magistratura inquirente e dalla stampa. Questa lunga premessa serve a capire perché negli ultimi tre mesi Ssd ha presentato otto interpellanze ovvero, tolti i festivi, una ogni dieci giorni. Una sulla proroga del servizio igiene, una sugli affidamenti alla Protezione civile, una sulla visita della Guardia di Finanza in Comune (per sequestrare gli atti delle manifestazioni estive), una sulla Casa famiglia, una sugli appalti, una sulla Tarsu, una sul trasporto studenti; Da Ssd e Sannino: una battaglia sulla non consegne delle documentazione delle Borse lavoro (con richiesta di intervento dei carabinieri).

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Prendo in esame quella sulla Tarsu, che è ancora sulla home di questo sito. Con essa l’ex sindaco Marchese e i due consiglieri del suo gruppo chiedono di conoscere “Quante e quali rettifiche ed annullamenti sono state operate nel periodo aprile 2012 - marzo 2013 dalla Assoservizi a seguito di contraddittori con gli utenti”. L’indicazione di un periodo così ristretto fa pensare che il gruppo di minoranza possa essere venuto a conoscenza di qualche erroneo funzionamento di procedure, che è poi la costante che si trova anche negli altri interpelli. Infatti, è tutta concentrata sulle correttezze procedurali la battaglia di Ssd: se le proroghe sono regolari, se – come detto –le rettifiche o gli annullamenti di cartelle sono regolari; se la Protezione civile poteva fare i lavori affidatigli; se la Guardia di Finanza sta indagando su atti illegittimi; se potevano essere negate le consegne di documenti ai consiglieri, eccetera. Insomma, come se Ssd fosse convinta che molti degli atti amministrativi siano viziati, forzati, non propriamente a posto. Chi segue ciò che si muove nel Palazzo sa che l’ Amministrazione in carica gode di buona stampa e che non è oggetto di indagini (tolta quella appena iniziata sul sociale da parte della Commissione presieduta da Fabio Raspa). Né nell’immaginario collettivo gli amministratori vengono considerati spregiudicati. Al contrario, molti pensano che la legalità sia proprio il faro dell’ Amministrazione in carica. E questo anche se Ssd non sembra pensarla allo stesso mod. A dirla tutta, pure il Pd ha presentato interpellanze sulla correttezze della riconsegna lavori della scuola media o sull’uso del palco. Siccome gli interpelli riguardano quasi tutti i settori comunali è come ci si volesse dire che ci sono forzature ovunque. Può essere ? la cosa ci incuriosisce, magari, prima o poi, intervisteremo qualche consigliere della dubbiosa opposizione e, se poi vogliono, anche i consiglieri della maggioranza, per farceli togliere i dubbi. A presto.

Ods

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