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La curva dell 'epidemia è ormai vicina al picco

Scritto da Sansalvomare

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La curva dell 'epidemia  è ormai vicina al picco

La curva della seconda ondata dell’epidemia nel nostro paese è ormai molto vicina al picco, previsto fra il 26 e il 27 novembre, con circa 830.000 casi positivi che potrebbero dimezzarsi per Natale. Lo indicano i calcoli eseguiti dal Roberto Battiston, fisico dell’Università di Trento, basati sui dati forniti dalla Protezione civile.

L’Aquila che fino al 2 ottobre – con al suo attivo appena 124 positivi, circondario compreso – era sostanzialmente Covid-free, in meno di due mesi s’è ritrovata con 3.457 nuovi casi, sfiorando quota 8 mila se si allarga a tutta la provincia. «Per L’Aquila sono stati 50 giorni drammatici che hanno riportato alla mente quelli del 2009 e spinto il governatore Marsilio a un paragone che ha fatto discutere: “È come Bergamo nella prima fase”

«Dire “la montagna” e dire “lo sci” non è la stessa cosa, avverte Reinhold Messner. Non per caso, dice il contrario esatto di Alberto Tomba. Si può salire nelle valli per fare anche tante altre cose, camminare, riposare, respirare, fare attività fisica con la neve sotto i piedi e il vento in faccia. Andare a piedi, a cavallo, in bicicletta. Godersi lo spazio e il silenzio. In nessun luogo come in montagna è possibile scoprire che il distanziamento non è solo una misura sanitaria, può anche essere la riscoperta di una libertà dimenticata.
Messner ha ragione, e chi ama la montagna lo sa. Dunque il messaggio che arriva in queste ore sulla “distruzione dell’economia alpina” se le piste da sci rimangono chiuse è un messaggio autolesionista. Cattiva pubblicità. Riduce la montagna a una monocoltura invadente e fragile, quella degli impianti di risalita, ignora tutto il resto, che è tantissimo» [Rep].

Vodafone
Federica Sassaroli, attrice e doppiatrice genovese, per 12 anni ha registrato i messaggi vocali Vodafone e un mese fa è stata sostituita da un computer.
«Prima o poi, essere sostituiti è inevitabile: il fatto è che a suo tempo io avevo preso il posto di Laura Merli, anche lei doppiatrice. Una persona».

Cosa è successo il mese scorso?

«Hanno fatto un test, chiedendo agli utenti: riuscite a distinguere la voce di Federica da quella di Tobi (l’intelligenza artificiale di Vodafone)? La risposta della maggior parte degli intervistati è stata no. Allora hanno scelto la versione digitale» [Federica Sassaroli a Rep].

In Italia sono fallite 544 imprese al giorno

A causa della pandemia tra aprile e settembre in Italia sono fallite oltre 98 mila imprese, più di 15 mila al mese, circa quattromila a settimana, 544 al giorno. I calcoli sono del Centro Studi di Unimpresa. Il 27% dei fallimenti riguarda il settore del commercio

Lavoro, donne più colpite dalla pandemia
Nel secondo trimestre del 2020 l’Istat ha contato 470 mila donne occupate in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il tasso di occupazione femminile 15-64 anni è del 48,4%, contro il 66,6% di quello maschile. Con questi dati l’Italia si colloca al penultimo posto della graduatoria europea, appena sopra la Grecia. Il divario occupazionale è preoccupante «nonostante il livello di istruzione femminile sia sensibilmente maggiore di quello maschile», precisa l’Istat.
Sono oltre 300 mila i pasti caldi serviti dall’inizio dell’emergenza a oggi nelle 15 mense francescane sostenute dal progetto solidale dell’Antoniano Operazione Pane, il 45% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Più morti per infarto o per cancro che per Covid

«Dalla Lombardia alla Sicilia vengono ridotti i posti letto cardiologici per fare posto ai pazienti Covid, addirittura vengono chiuse intere unità di terapia intensiva cardiologica e convertite in terapie intensive Covid. Il rischio concreto è di avere nelle prossime settimane più morti per infarto che per Covid». Questo l’allarme della Foce, Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi, che chiede a gran voce al governo intervenire per porre fine a questa situazione.

Ungheria, niente anziani nei negozi dopo le 11

Il governo ungherese ha imposto un contingentamento degli ingressi in negozio degli anziani: nei giorni feriali gli over 65 possono entrare solo dalle 9 alle 11 e nei festivi dalle 8 alle 10.

La ragazzina da 100 milioni di follower su TikTok

Charli Grace D’Amelio, 16 anni, nata e cresciuta a Norwalk, città di 85 mila abitanti in Connecticut, è la prima persona ad aver raggiunto i cento milioni di follower su TikTok. «Padre, Marc, ex candidato repubblicano al Senato del Connecticut e imprenditore, madre, Heidi, ex modella poi fotografa, una sorella maggiore di nome Dixie, Charli D’Amelio ha cominciato a ballare sul tavolo di casa quando aveva tre anni. Si è spostata a ballare su TikTok alla fine del 2019 e dopo un anno, con le sue coreografie a tempo, sempre limitato, ha raggiunto il record di cento milioni di follower. Al secondo posto dopo di lei c’è Addison Rae con 69,9 milioni di follower e al terzo Zach King con quasi 52,8 milioni» [Ricciardi, Rep].

Sempre più giù l’oro, sceso su prezzi che non si vedevano da luglio, a 1.804 dollari l’oncia.
Il dollaro arretra nei confronti delle valute di riferimento del mondo.
Cross euro dollaro a 1,190.

Le banche della zona euro, potrebbero a breve tornare a pagare i dividendi, congelati a marzo su richiesta della BCE. Un alto dirigente della banca centrale, il lussemburghese Yves Mersch, dice stamattina al Financial Times che si può pensare a qualche concessione, a partire dall’anno prossimo.(www.websim.it)

In Giappone aumentano i suicidi dei lavoratori

Nel Giappone in emergenza Covid aumentano i casi di suicidi tra le persone in età lavorativa: a settembre si sono tolti la vita 705 uomini tra i 20 e i 50 anni, con una crescita dell’8,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ad agosto i casi erano stati 706, con un incremento del 6,6%. Gli esperti dell’associazione Npo Lifelink sottolineano come i suicidi riguardino soprattutto le fasce meno protette come i lavoratori autonomi e i precari.

Clamorosi
«“L’America è prima al mondo solo in tre cose: la percentuale di cittadini incarcerati, la percentuale di cittadini che credono che gli angeli esistano davvero, il budget militare, dove spendiamo più dell’insieme delle 26 nazioni che seguono, 25 delle quali sono nostre alleate”, come grida infuriato in un celebre monologo il protagonista della serie tv The Newsroom» [Libertà].

Quelli del Corriere della Sera chiamavano Buzzati “Cretinetti” [idem].

Debito del mondo a fine 2020: 272.000 miliardi di dollari, pari al 365% del Pil mondiale (calcolo dell’Institute of international finance) [Lops, Sole]

A ottant’anni di distanza il popolo ebraico non ha ancora recuperato la consistenza numerica che aveva nel 1940 [Massimo Firpo, recensendo sul Sole I traumi d’Europa di Massimo Livi Bacci, Il Mulino].

Nuvole
Una nuvola del tipo Cumulus humilis larga un chilometro e lunga un chilometro e mezzo pesa circa 550 mila chili, l’equivalente di cento elefanti africani (calcolo di Peggy LeMone, ricercatrice del National Center for Atmospheric Research) [sul Messaggero, recensendo il Nuvolario di Sarah Zambello, pubblicato adesso da Nomos].

I dieci generi di nuvole, in base alla classificazione stabilita dal farmacista Luke Howard nel 1802, e tuttora in vigore: Cirrus, Cirrocumulus, Cirrostratus, Altocumulus, Altostratus, Stratocumulus, Stratus, Nimbostratus, Cumulus, Cumulonimbus a loro volta con altre suddivisioni [ibid].

Zone più nuvolose del mondo, quali risultano dagli studi di Adam Wilson: la zona equatoriale del Sud America, il bacino del fiume Congo in Africa, il Sud-est asiatico. Wilson ha creato un atlante celeste esaminando, con la risoluzione di un chilometro, quindici anni di fotografie satellitari di nuvole, scattate due volte al giorno su tutto il Pianeta. Dice che osservando le nuvole si può prevedere la distribuzione geografica di alcune specie ed ecosistemi, per esempio relativamente al Rampicatore montano, un uccello caratteristico delle foreste subtropicali del Sudamerica nord-occidentale, o come la Protea Re, pianta floreale del Sudafrica [Rep].

Riconoscimenti
L’International Cloud Atlas, che dal 1896 classifica ogni tipo di nuvola. Sua resistenza a qualunque novità. Nel 2017, tuttavia, accettò di ristampare l’Atlante con undici nuvole di nuovo tipo. In particolare, nuvole del tipo Asperatus, di cui l’inglese Gavin Pretor-Pimey, insieme ai 45 mila soci della Cloud Appreciaton Society, aveva fornito 250 mila immagini. Fra i nuovi tipi riconosciuti in quell’occasione: il Flammagenitus, nuvole che si formano sopra gli incendi delle foreste; l’Homogenitus, nuvole generate dalle scie lasciate dalla condensa del vapore acqueo che si forma sulle ali degli aeroplani (se ne ammette la dignità di nuvola solo se rimangono in cielo per almeno dieci minuti). Il Volutus, in forma di gigantesco rullo grigio, frequente nei cieli americani e australiani [Sta].

Leoni
Dovendosi costruire la ferrovia tra Mombasa e Fort Florence (700 chilometri, investimento di sei milioni di sterline), la Compagnia Britannica dell’Africa Orientale incaricò John Henry Patterson di sovrintendere ai lavori per la costruzione di un ponte sul fiume Tsavo. Siamo verso la fine dell’Ottocento, Patterson governava le centinaia di operai dall’ufficio che aveva ricavato da uno dei vagoni. Aveva anche il compito di dar la caccia ai leoni che s’aggiravano da quelle parti con l’intenzione di mangiarsi gli uomini, vero incubo dei lavoratori della ferrovia. Altro cacciatore di leoni era il sovrintendente di polizia, pure lui inglese, di nome Charles Henry Ryall. «La primavera precedente, Patterson e Ryall avevano cenato insieme proprio sul vagone-ufficio, e si erano scambiate le relative esperienze in materia di caccia ai “mangiatori di uomini”, Patterson alle prese con quelli intorno al fiume Tsavo, Ryall con quelli intorno alla stazione di Kima… Quella sera di giugno, Ryall aveva fatto staccare la sua carrozza dal resto del treno e l’aveva fatta spingere su un binario di raccordo, in pendenza, perché i lavori sulla linea non erano ancora terminati: il leone era stato avvistato nella zona la notte precedente e, insieme con altri due amici, Huebner e Parenti, aveva deciso di appostarsi lì e di sorprenderlo. Nonostante si fosse proposto lui per il primo turno di guardia, purtroppo si addormentò e il leone silenziosamente arrivò sino alla piattaforma in fondo al vagone, la cui porta scorrevole dava nella carrozza. Non essendo bloccata, la aprì spingendola con una zampa, entrò, ma a causa della pendenza della carrozza e del peso supplementare dell’animale la porta scivolò all’indietro, si richiuse facendo scattare la serratura e in pratica il leone si ritrovò chiuso dentro nello scompartimento con i tre uomini addormentati… Il racconto che, nelle sue memorie, Patterson fa di ciò che avvenne in seguito, è da brividi. Ryall dormiva sulla cuccetta in basso, Parenti sul pavimento e Huebner su quella in alto, dal lato opposto. L’animale si gettò sul primo, ma per farlo si issò sul secondo. Svegliato dal frastuono e dalle urla del povero Ryall, Huebner si svegliò e “guardando giù dalla sua cuccetta rimase terrorizzato nel vedere un enorme leone con le zampe posteriori sul corpo di Parenti e quelle anteriori appoggiate al povero Ryall”. In preda al panico, il suo unico impulso fu quello della fuga verso la seconda porta scorrevole che comunicava con lo scompartimento della servitù, dalla parte opposta a quella da cui era entrato il leone. Solo che “per raggiungerla, Huebner avrebbe dovuto saltare letteralmente sulla schiena del leone, che con la sua enorme mole riempiva tutto lo spazio sotto la cuccetta. Sembra incredibile, ma fece esattamente così”. Qui però si verificò un intoppo. Terrorizzati, i servitori indiani avevano bloccato la porta dal loro interno e solo con la forza della disperazione Huebner riuscì ad aprirsi lo spazio sufficiente per scivolare dentro. “Un attimo dopo si sentì uno schianto e l’intera carrozza barcollò con forza da un lato. Il leone aveva sfondato una delle finestre ed era fuggito portando con sé il povero Ryall. I suoi resti furono trovati il mattino dopo nei boschi, a circa quattrocento metri di distanza» [Giornale].

Le memorie di John Henry Patterson (1867-1947) sono adesso pubblicate dall’editore Luni col titolo Spiriti nelle tenebre.

Cani
«Trasferiamoci un momento a Rabbit Hash, nel Kentucky, anzi più precisamente nella contea di Boone dove Donald Trump ha vinto col 67% dei voti e Kanye West ha raggranellato un più che onorevole 0,3%. Bene, i quasi cinquecento abitanti di Rabbit Hash qualche giorno fa hanno eletto sindaco Wilbur Beast, un bulldog francese di sei mesi. Ma non è questa la notizia. Alle spalle di Wilbur si è piazzato un beagle, mentre il terzo posto è spettato a un golden retriever. Nessun candidato era bipede, ma nemmeno questa competizione politica interamente canina è la notizia.Da che è stato fondato, il minuscolo paesino non ha mai avuto sindaci umani ma sempre e soltanto cani: il mandato più longevo è toccato al border collie Lucy Lou, peraltro primo sindaco di sesso femminile. Ma la notizia non è questa, le notizie non sono queste. Il fatto è che per votare il sindaco di Rabbit Hash bisogna pagare: a ogni dollaro versato nel nome di un cane corrisponde un voto. C’è gente disposta a sborsare fior di quattrini per farlo, se non ad arrivare apposta da altri paesi e da altre contee; alla fine, per un paesino di meno di cinquecento anime, i voti validi sono stati quasi ventitremila. Quando invece il candidato è un essere umano, che sia Donald Trump o Kanye West, l’affluenza è più bassa anche se si vota gratis. E questa è la notizia» [Foglio].

Buste paga

«Danilo Gallinari lascia Oklahoma per volare ad Atlanta, la città della Coca Cola. Per le prossime tre stagioni giocherà infatti per gli Hawks, alla modica cifra di 61,5 milioni di dollari complessivi (poco meno di 51,9 milioni di euro, 17,3 l’anno). Si tratta dell’importo più alto di sempre per un giocatore oltre i 30 anni che non ha mai ricevuto una convocazione per l’All-Star Game. Una cifra che lo pone tra i giocatori Nba sopra i 30 anni di età più pagati in assoluto. Lebron James, che di anni ne farà 36 a dicembre, guadagna 38 milioni di dollari, James Harden, anni 31, in questi giorni indeciso se rimanere o meno a Houston e anche lui senza titoli vinti in carriera, arriva a 42,7 milioni. Steph Curry, che a marzo 2021 compirà 33 anni, a Golden State ha rifirmato per 40 milioni a stagione [Mess].

I venti club della Liga, la Serie A spagnola, dovranno tagliare qualcosa come 900 milioni di stipendi a calciatori e personale vario. «Per dare un’idea dell’emergenza assoluta in cui è piombato il movimento calcistico non solo spagnolo ma mondiale, il Barcellona dovrà passare da un salary cap di 671,4 milioni a uno di 382,7 con una diminuzione del 43%; mentre il Real Madrid, che negli ultimi tempi è stato più virtuoso e meno cicala rispetto ai rivali catalani, potrà abbassare il suo tetto solo del 27% passando da 641 a 468,5 milioni» [Fatto].

Tra le opere d’arte sequestrate a Massimo Carminati, “er cecato” dell’inchiesta Mafia Capitale, sette opere grafiche di Mimmo Rotella, valore di mercato, per ciascuna, oscillante tra gli 80 e i 150 mila euro, più un disegno a china di Guttuso e serigrafia autografata di Miró. Agli imputati di quel processo sono stati confiscati 13 immobili, un terreno, quattro società operanti nel settore immobiliare e nel commercio dei prodotti petroliferi, per un valore complessivo di circa 27 milioni di euro. «Oltre 10, secondo i calcoli della Finanza, appartenevano all’ex estremista nero, e comprendono anche due ville a Sacrofano, alle porte di Roma: una è quella dove abitava quando fu arrestato e dov’è tornato dopo la scarcerazione; l’altra è già stata destinata, in comodato d’uso gratuito per i prossimi vent’anni, alla Asl di zona per realizzare una struttura socio-sanitaria in aiuto dei pazienti autistici» [CdS].

Presso Bolaffi, a Torino, il prossimo 9 dicembre, si vendono cimeli di Pantani. «Sono 37 i lotti tra maglie (intorno ai mille euro), quadri, fotografie e le due Bianchi ultraleggere realizzate per Pantani e che partono da 25-30 mila euro. Una venne usata nella spedizione al Tour del 2000 dove lo scalatore di Cesenatico regolò per due volte l’insopportabile rivale Armstrong, prima al Mont Ventoux e poi a Courchevel. La seconda invece fu portata a Sydney in occasione dei Giochi del 2000. Adesso scuote la testa, mamma Tonina. La premessa è che “d’istinto, di mio a quell’asta non comprerei nulla”. Spiega che si tratta di cimeli che “Marco regalò a Luciano Pezzi”, l’indimenticabile gregario di Coppi che da direttore sportivo divenne il punto di riferimento umano del Pirata e che morì un mese prima della sua vittoria al Tour» [CdS].

David Beckham, 45 anni, diventerà un’icona virtuale del videogioco Fifa 21 e guadagnerà più di quanto non abbia fatto giocando al calcio reale. Il calciatore inglese ha infatti siglato con la EA Sports un contratto triennale da 40 milioni di sterline (quasi 45 milioni di euro) per apparire come calciatore sul videogioco per PlayStation e Xbox. Il lavoro che dovrà fare Beckham sarà solamente quello di passare un paio di giorni in uno studio per sottoporsi alla motion capture, la tecnica che consente di catturare i movimenti e le espressioni di un personaggio reale, e trasferirli ad un personaggio virtuale per mezzo di elettrodi messi sui punti chiave del corpo e del volto. Nel mondo del calcio tutti i calciatori più popolari, da Pelè a Cristiano Ronaldo, hanno prestato il loro volto, come pure negli altri sport, da Roger Federer nel tennis (Tennis World Tour) a Lewis Hamilton (F1 2020) [Mess].

Soldi versati alle venti società di calcio di Serie A dagli sponsor che hanno il nome sulle maglie: 169 milioni contro i 162 dell’anno scorso, un incremento dovuto al fatto che è diventato più importante, con gli stadi chiusi, la visibilità televisiva. «Leader incontrastata della classifica è la Juventus, il cui trend commerciale già in ascesa è esploso con Ronaldo. Nella passata stagione Jeep, la casa automobilistica di famiglia, aveva adeguato il precedente accordo con un surplus di 25 milioni, a quota 42, in attesa del rinnovo che scatterà nel 2021. Quest’anno, sul retro, è tornato Cygames e così il valore della maglia bianconera è salito a 48 milioni. Al secondo posto, a sorpresa, c’è la Fiorentina che grazie all’azienda del patron Commisso, Mediacom, arriva a percepire 26,2 milioni dai loghi della divisa: i 25 del colosso statunitense della tv via cavo sono superiori ai valori di mercato del brand viola, si tratta piuttosto di una forma di sostegno dell’azionista intervenuto per coprire le spese di gestione del club. Un po’ quello che fa da tempo la Mapei con il Sassuolo, non a caso sul terzo gradino del podio con 18 milioni. Sia Mediacom sia Mapei hanno confermato l’importo del 2019-20. È poi il turno della Roma che è all’ultimo anno di contratto con Qatar Airways e Hyundai ed ha aggiunto lo sponsor di manica (Iqoniq) salendo da 14 a 16 milioni e allungando sulle milanesi». Le milanesi, sottostimate, hanno incassato: l’Inter 11 milioni da Pirelli, ma l’anno prossimo, grazie a un partner asiatico, spera di portare a casa il doppio, e il Milan 10 milioni dagli Emirates, un contratto che durerà fino al 2023 [Iaria, GdS].

A Cicognara (Cremona) la Diocesi ha dato il via al progetto carità con bancomat e carte di credito installando un bussolotto per le offerte con cui si può scegliere a chi fare donazioni [Agi].

«Nel 2006 decisi con un amico, Lorenzo Mieli, di fare una cosa rivoluzionaria: far uscire il mio horror H2Odio solo nelle edicole. Ma avevo un piano ancora più estremo».
Quale?«Netflix prima di Netflix. Mi sarebbe piaciuto che la gente potesse andare dal tabaccaio con la pennetta Usb, scaricarsi il film attraverso la rete Sisal, e portarselo a casa».
E invece?

«L’esperimento nelle edicole andò bene, ma non mi perdonarono la scelta di saltare le sale. Così sono uscito dall’atmosfera e non ci sono più rientrato. All’improvviso non ero più considerato un regista di cinema. Mi sono ritrovato a fare il cameriere».
Il cameriere?

«Sì, ma non lo considero un periodo buio. Ho ritrovato la spensieratezza. Pensavo soltanto all’oggi, senza prospettive né aspettative. Pensai di scrivere un film autobiografico, una cosa tra Bud Spencer e Un giorno di ordinaria follia».
Guadagnava 1300 euro al mese. Adesso?

«Non molto di più, le assicuro. Il punto non è quello. Adesso sono abituato agli alti e ai bassi. Ho la pellaccia. Ci ho messo nove anni a fare un altro film, S for Stanley, dedicato a Emilio D’Alessandro, l’assistente tuttofare di Kubrick. L’ho fatto sapendo di non avere niente da perdere. Ho bussato a tutte le porte e nessuno credeva fosse interessante. L’ho autoprodotto» [Alex Infascelli a Ilaria Ravarino, Mess].

«I sindacati confederali hanno scelto di far odiare i dipendenti pubblici dagli italiani. Hanno proclamato uno sciopero per il 9 dicembre per chiedere aumenti per il contratto 2019-2021 ulteriori rispetto a quelli, tutt’altro che irrisori, già stanziati in legge di bilancio. Il fondo per il rinnovo dei contratti degli statali (esclusi medici e infermieri, per i quali è già stata prevista una posta separata di bilancio) vale infatti 3,8 miliardi, per un aumento medio del 4% in un anno in cui l’inflazione sarà presumibilmente pari a zero se non negativa. Dato che il contratto degli statali è apripista rispetto a quello degli enti locali, l’aumento già riconosciuto agli statali comporta altri 3 miliardi di euro per i dipendenti di Comuni, Province, Regioni e città metropolitane. Eppure secondo i sindacati del pubblico impiego questo aumento non basta: ci vuole di più, altrimenti bloccheranno i servizi pubblici nel mezzo dell’emergenza nazionale.

Nel 2020 più di 6 milioni e mezzo di dipendenti privati sono finiti in cassa integrazione, con una riduzione media del 35-40% della retribuzione. Quando a zero ore, la Cig garantisce infatti un pagamento massimo tra gli 800 e i 1.200 euro. I dipendenti pubblici non hanno subito riduzioni delle loro retribuzioni, già mediamente più alte che quelle dei privati. Le differenze sono ancora più stridenti quando consideriamo i contratti a tempo determinato: tra i dipendenti privati in 700.000 hanno perso il lavoro, molti altri si sono visti abbassare le retribuzioni, già in partenza inferiori del 40% rispetto ai lavoratori temporanei nel pubblico.
Nel pubblico impiego c’è chi ha smesso completamente di lavorare, eppure ha continuato a percepire il proprio stipendio pieno. Anzi, più di prima, perché dal luglio 2020 quasi tutti i dipendenti pubblici hanno ricevuto gli 80 euro del governo Renzi. Questo mentre le scuole italiane, al contrario che nel resto d’Europa, sono state chiuse da marzo. Secondo un’indagine condotta da AlmaLaurea fra gli studenti di quarta e quinta superiore maggiormente informatizzati, un terzo della scuola italiana (con punte della metà negli istituti professionali) ha offerto didattica a distanza per meno della metà delle ore previste. Nelle elementari e nelle medie inferiori la percentuale di didattica svolta a distanza è presumibilmente ancora più bassa. Durante il lockdown la giustizia si è fermata quasi del tutto, con udienze spesso spostate da un anno all’altro. Il presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, non ha esitato a utilizzare il termine “finzione” con riferimento al “lavoro agile” svolto dall’85 per cento del personale amministrativo del tribunale. Le cancellerie dei tribunali sono state chiuse bloccando di fatto la giustizia penale» [Boeri-Perotti, Rep].

Il museo del Louvre ha acquistato per un milione e mezzo di euro il dipinto di Giambattista Tiepolo Giunone fra le nuvole. L’opera – 3,50 x 2,10 metri – fu commissionata per il palazzo Sagredo a Venezia e realizzata attorno al 1735. Il museo parigino fa sapere che «il quadro è stato acquisito da un collezionista privato grazie all’eccezionale mecenatismo della Società degli amici del Louvre».

Amori
«In Croazia torna in auge l’antenato della mutanda maschile: il nakurnjak, uno scaldapene rilanciato dalle magliaie del villaggio di Licko Petrovo Selo riunite nell’associazione Tara e dalla Lika, che preservano l’artigianato locale. Il rivestimento inguinale è il pezzo forte della loro produzione e lo propongono in confezione regalo, corredato con un foglio che racconta la storia di questo indumento curioso accompagnato da un paio di noci, simbolo di buona salute. Vogliono portare il loro prodotto fuori dai confini croati sfruttando la notorietà che la speciale mutanda ha guadagnato grazie ai turisti che la acquistano come regalo di Natale, ha detto all’Agenzia France Presse Sonja Leka, alla guida dell’associazione di magliaie «Una volta gli abiti popolari degli uomini avevano pantaloni larghi, senza alcuna protezione e quando dovevano andare a cavallo o camminare attraverso le foreste per fare legna, il freddo si faceva sentire: ecco da dove viene la necessità del nakurnjack, che significa scaldapene». Gli uomini di questa regione della Croazia li hanno indossati fino agli anni Cinquanta, quando poi l’arrivo della biancheria intima in cotone ha soppiantato le mutande inguinali» [ItaliaOggi].

I detenuti del carcere di Phoenix, in Arizona, costretti a indossare biancheria intima rosa e sandali rosa e asciugmani rosa, colore, secondo lo sceriffo Joe Arpaio, che avrebbe tolto a chiunque la voglia di rubarli [Stella, CdS].

Il bordello Pascha di Colonia è sempre aperto, 12 piani, 126 camere, ristorante e parrucchiere [Lettura]

«Quando conobbi Idolina Landolfi, primogenita di quell’uomo elegante che indossava il cappello come pochi, al secolo Tommaso Landolfi nato a Pico Farnese, sepolto in tomba a forma di piramide, avevo già letto Racconto d’autunno, Rien va e anche Le due zittelle, storia di una scimmia trafitta con un pungiglione… La conobbi dopo che ero stato a conoscerne tre, di zitelle, dai capelli bianchi e purissimi, sempre a Pico, parenti non ricordo di che grado con Tommaso. Andai a trovare Idolina che era sera. Fui costretto a schiacciare con le gomme dell’auto qualche rospo dei centinaia che ricoprivano la strada della tenuta Guicciardini dove lei viveva sperduta. Con Idolina ero d’accordo che l’indomani saremmo andati insieme a Milano. Dormii da lei. Al mattino mi disse che aveva passato la notte con il fucile carico» [Robinson].

Accordo UE per il vaccino di Moderna

La Commissione europea ha approvato il sesto contratto per un vaccino anti Covid con l’azienda farmaceutica americana Moderna. L’accordo prevede l’acquisto iniziale di 80 milioni di dosi, più un’opzione per ulteriori 80 milioni di dosi, da fornire una volta che il vaccino si sia dimostrato sicuro ed efficace contro il virus. Il contratto con Moderna si aggiunge a quelli con AstraZeneca, Sanofi-Gsk, Janssen Pharmaceutica Nv, Biontech-Pfizer e CureVac.
Roberto Speranza ha detto che il prossimo 2 dicembre presenterà in Parlamento il piano strategico relativo alla distribuzione dei vaccini contro il coronavirus. Ha anche chiarito che l’acquisto delle dosi sarà centralizzato e gestito dallo Stato.

Tintura
A proposito della tintura per capelli (se non era mascara) colata sulla faccia di Rudolph Giuliani, «quando Vittorio Emanuele II fu seppellito al Pantheon tutti si accorsero che aveva il viso coperto di chiazze scure perché l’imbalsamatore capo, il dottor Brunetti, aveva strofinato la salma con carbonati, arsenico e resine senza tener conto che i capelli, i baffi e la barba erano tinti con la nerissima mistura cosmetica che Sua Maestà importava dalla Persia» Rep].

Trump
«Il potere biforcuto ha un appuntamento fatale con l’anagen, il catagen e il telogen dei pensieri messi in piega. Ecco perché merita l’applauso il bianco dei capelli di Trump, unica piccola-grande vittoria dentro la più sonora delle batoste. Dettaglio rivelatore, il candore dei capelli è l’unico omaggio all’autenticità dell’ex presidente sconfitto. Proprio mentre si nasconde nelle menzogne, il gran bugiardo si rivela sincero esibendo la canizie della vecchiaia, la capoccia liberata dal più posticcio degli arancioni» [ibid].

Jefferson
«Thomas Jefferson, il presidente che ha scritto la Dichiarazione d’Indipendenza, ha avuto sei figli con la sua schiava, Sally Hemings. Nonostante quei bambini avessero i capelli rossi come lui, per anni molti si sono affrettati a dire che Jefferson non poteva avere avuto figli da una schiava. L’uomo bianco odia le persone di cui ha abusato» [Lettura].
Le prime mosse dell’Italia per il vaccino anti Covid

Primo passo dell’Italia in vista del vaccino anti Covid: il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha pubblicato il bando per l’acquisto di oltre 100 milioni di siringhe. Le aziende avranno 15 giorni di tempo per presentare le offerte e a quel punto si procederà alla selezione. E, sempre ieri, Arcuri ha ricevuto dalle Regioni una lista di 300 punti, tra ospedali e Rsa, in cui da fine gennaio saranno distribuite le prime 3,4 milioni di dosi del vaccino della Pfizer. Lunedì, nel corso di un’audizione in Parlamento, Arcuri aveva spiegato che il governo programma la presenza di «un punto di somministrazione e forse di conservazione del vaccino ogni 20-30 mila cittadini».
«Dopo il personale sanitario toccherà agli ultra ottantenni, poi si scenderà alle fasce di età più giovani, con l’aiuto di personale assunto apposta. Saranno fatti test immunologici per vedere se il vaccino ha funzionato e a chi non ha sviluppato anticorpi verrà ripetuta la somministrazione. Chi li ha otterrà un “passaporto vaccinale”. Sono alcune indicazioni del Piano strategico per la vaccinazione anti Covid che il ministro alla Salute Roberto Speranza presenterà al Parlamento il 2 dicembre. L’intento è coprire, da gennaio, più persone possibile nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le disponibilità dei vaccini. Per Gianni Rezza del ministero «tra 60% e 70% della popolazione dovrebbe essere vaccinata per ottenere l’immunità di gregge». L’obiettivo è ostacolato dai dubbi di alcuni. Il 25% degli intervistati in uno studio di Swg ritiene il virus frutto di un complotto. Il 75% si fiderebbe di un vaccino italiano, il 67% di uno europeo e solo il 57% di uno statunitense» [Bocci, Rep].

L’Austria non vuole chiudere le piste da sci

All’Austria non piace l’idea del governo italiano di un Natale senza vacanze sulla neve. E nel caso in cui lo stop allo sci dovesse essere imposto da Bruxelles, il ministro alle Finanze Gernot Bluemel chiederà un ristoro: «Se l’Unione Europea vuole veramente pensare alle restrizioni per la stagione sciistica, dovrà assicurare l’80% cento dei proventi, in linea con quanto prevede lo Stato austriaco in termini di risarcimenti agli esercizi commerciali chiusi». In Germania invece il presidente della Baviera Markus Soeder ha deciso che le stazioni sciistiche della regione resteranno chiuse fino a fine anno. E ha invitato gli altri stati europei a prendere la stessa decisione.

Casi di coronavirus nei visoni sono stati registrati per la prima volta anche in alcuni allevamenti polacchi. Ricercatori della facoltà di medicina dell’università di Gdansk hanno effettuato test su 91 visoni in una fattoria nel nord ovest del paese e otto sono risultati positivi.
I ricercatori ipotizzano che i visoni siano così esposti al coronavirus perché le membrane delle cellule del loro apparato respiratorio hanno un recettore (Ace2) che viene sfruttato dal virus per eludere le difese cellulari e iniettare al loro interno il materiale genetico per farne produrre nuove copie, portando avanti l’infezione [il Post].

Il virus infetta solo il 4% dei bambini

Il virus Sars-Cov 2 infetta solo il 4% dei bambini e il tasso di mortalità tra i pazienti pediatrici è dello 0,15%. È quanto emerge da uno studio condotto dal Children’s Hospital di Philadelphia e pubblicato sul Journal of American Medical Association Pediatrics. Il team di esperti ha esaminato i test di oltre 135 mila bambini ricoverati in sette ospedali statunitensi fino all’8 settembre.

La chat razzista dei poliziotti tedeschi

Nel Nord Reno Westfalia dieci poliziotti sono stati sospesi dal servizio dopo la scoperta di una chat su Whatsapp zeppa di commenti antisemiti e islamofobi e di immagini di Adolf Hitler. I poliziotti rischiano incriminazioni per incitazione all’odio e uso di simboli vietati dalla costituzione tedesca. Sono ormai 191 i funzionari pubblici di questa regione coinvolti nelle indagini sulle chat di estrema destra.

Un monolite argentato nel deserto Utah

«Era previsto che lo trovassero già nel 2001, ma l’avvistamento è avvenuto solo ora, 19 anni più tardi. Il grande monolito piantato nel terreno, immaginato da Stanley Kubrick nel suo film del 1968 Odissea nello spazio, si è materializzato nel deserto dello Utah ed è stato scoperto per caso da un gruppo di biologi che erano lì per contare le pecore dalle grandi corna minacciate di estinzione. Nel film di Kubrick a incontrare per prime il monolito erano scimmie primordiali, che ne ricavavano ispirazione per progredire verso lo stato di homo sapiens. I biologi che l’hanno trovato non hanno notato per ora alcun miglioramento nella loro capacità intellettiva, e tutto lascia pensare che il monolite – alto tre metri e di un colore argentato scintillante – sia stato piazzato lì da qualche artista o da un appassionato di 2001 Odissea nello spazio. Chiunque sia, si è preso la briga di trasportarlo per centinaia di chilometri nel deserto e di scavare una fossa dove collocarlo perché potesse restare in posizione verticale, e se ne è poi andato senza lasciare altre tracce» [Sabadin, Sta].

Al Zawahiri è morto d’asma? 

Ayman al Zawahiri, l’ex medico egiziano succeduto a Osama Bin Laden alla guida di Al Qaeda, sarebbe morto a Gazni, in Afganistan, ucciso i primi di novembre da un attacco di asma. Una crisi respiratoria, forse aggravata dal Covid, che non è stata possibile curare in modo adeguato. Stando alla notizia lanciata dal sito Arab News, che si basa su quattro diverse fonti, un nucleo ristretto di militanti avrebbe celebrato il funerale evitando però di dare qualsiasi annuncio. Nel corso dei suoi 40 anni da militante, Ayman al-Zawahiri, 69 anni, come molti altri leader jihadisti, è stato dato per morto in più occasioni. «La mancanza di conferme o comunicazioni ufficiali potrebbe essere legata alla necessità di nominare un successore. Meccanismo che può richiedere tempo in una fase dove la gerarchia è stata decimata dai raid statunitensi e afghani. A questo proposito si cita un’altra fine misteriosa, quella di Abdullah Abdullah freddato in una via di Teheran il 7 agosto ma la cui morte è stata svelata solo una settimana fa. Un agguato attribuito ad un’azione congiunta Mossad-Cia, anche se non mancano gli interrogativi su chi lo abbia tradito, sulla dinamica dell’attacco e su cosa stesse facendo in Iran. In giro c’è ancora Seif al Adel, uno dei dirigenti della vecchia generazione, pare ospitato dagli iraniani, anche se non è chiaro quale sia il suo margine di manovra operativo» [Olimpo, Cds]. Sulla testa Al-Adl, nell’elenco dei terroristi più ricercati dell’Fbi sin dal 2001, pesa una taglia di 10 milioni di dollari [Rep].

di Nicola Dario

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