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Galassia di Andromeda

Concerto mistico: riflessioni di Teresa Antonietta Teti

L’anima dovrà ancora attendere di immergersi nell’”oceano di silenzio sempre in calma” di questa Messa? L’anima di quelli che amano veramente Franco Battiato, è anima errante e ferma allo stesso tempo

“senza un centro né un principio”, sempre in viaggio, nella sua fermezza e nella sua solidità di forma e sostanza che mai si disperde anche quando sembra essersi perduta nei meandri di una concretezza restringente. Si possono immaginare i preparativi proprio come per una liturgia: soste nei santuari di periferia, per lasciare le ansie dell’oggi che sempre ci attraversano a un legno impregnato di preghiere antiche;  i giardini di calle di passaggio al  belvedere, che riempiono le narici dei loro delicati profumi e la striscia dell’orizzonte che  capovolge il cielo e il mare (“De l'infinito universo et mondi”: come siamo piccoli sotto questo cielo di vaniglia, niente ci distingue). La Messa Arcaica, la cui prima si tenne il 24 ottobre 1993 nella basilica superiore di San Francesco di Assisi, per chi ci crede fermamente rappresenta una comunione con l’essenza, senza un  legame che stringe ma con un’aria che allarga il respiro fino alle stelle e a quello che esiste dietro di esse, in un infinito fatto di corrispondenze e consonanze. Dovremo attendere il 17 settembre, ma l’anima desiderante in quel nonluogo c’è già.

Teresa Antonietta Teti

 

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