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La beffa di Fosso Marino

Lo scorso 16 ottobre alcuni cittadini hanno pubblicato sul blog NOI VASTESI un articolo che da un lato denunciava “l’obbrobrio” di Fosso Marino e dall'altro invocava risposte in merito ad eventuali interventi di bonifica del sito.

 

Il M5S è intervenuto più volte sull'argomento senza ottenere risposte dall'Amministrazione Lapenna e crediamo che analoghi silenzi faranno riscontro alle richieste del gruppo di cittadini che si firmano “Gli amici di Vasto”.

Al fine di riportare elementi di chiarezza sulle vicende che hanno riguardato, ed ancora riguardano, Fosso Marino ci siamo procurati, attraverso accesso agli atti, i documenti necessari per ricostruire una storia che risulta, sotto diversi aspetti, sconcertante.

Nel lontano 2007 la Giunta Comunale Lapenna stanzia 200.000 euro per un progetto di “Risanamento igienico, sanitario ed ambientale in località Fosso Marino”, ma passano gli anni e nulla viene fatto.

Poi, a luglio del 2011, in piena stagione turistica, il Sindaco è costretto ad emanare il divieto di balneazione su 500 metri di spiaggia, in zona Fosso Marino, a causa di inquinamento delle acque segnalato dall’Arta; il divieto si protrae per 15 giorni.

A seguito di questo grave episodio il Consiglio Comunale del 24 agosto 2011 approva un emendamento del PD, a firma di Domenico Molino, che eleva lo stanziamento del 2007 da 200.000 a 900.000 euro, prelevando i relativi fondi dal progetto di “Costruzione della strada di collegamento Vasto sud-Vasto Marina” che viene così annullato. 

Lo stesso emendamento, infatti, provvede a trasferire la restante cifra di 800.000 euro del progetto stradale su un diverso progetto, di cui si è persa traccia, “Realizzazione di infrastrutture stradali, urbane e rurali, al fine di rendere funzionali le opere di risanamento igienico, sanitario ed ambientale di Fosso Marino”.

In data 15 novembre 2011 l’Ufficio Tecnico predispone un nuovo studio di fattibilità che viene approvato dalla Giunta Comunale in data 6 dicembre 2012 per una spesa complessiva di 900.000 euro.

La Giunta Comunale scrive nella delibera che “Con tale opera si intende effettuare un intervento di risanamento, riqualificazione ambientale e manutenzione nella parte terminale del fosso, in cui lo stesso attraversa l’abitato di Vasto Marina e l’arenile, arrivando fino al mare”.

Maggiori dettagli tecnici sono riportati nello studio di fattibilità che prevede “consolidamento dei muri in elevazione, solaio in latero cemento e messa in opera di gabbionate.  Ed inoltre, messa in opera di nuova pavimentazione con relativo massetto collaborante, balaustre, parapetti ed il ripristino del piano di scorrimento delle acque. Il tratto finale, presente sull’arenile, sarà riqualificato ed adeguato alle nuove portate con lavori naturalistici con la realizzazione di passerelle pedonali in legno, posa di pietre naturali e piantumazione di specie vegetali”.

Basterebbe confrontare questo progetto con lo stato attuale di Fosso Marino per comprendere che, dopo 6 anni, niente è stato fatto.

Lo studio di fattibilità del Comune indica come passo successivo alla riqualificazione igienica ed ambientale del Fosso Marino, la realizzazione di una condotta che percorrendo la spiaggia dalla Bagnante fino al Fosso Marino raccolga e convogli l’acqua dei piccoli canali esistenti in diversi punti dell’arenile.

E’ del tutto ovvio che questa condotta doveva essere fatta soltanto dopo l’intervento di riqualificazione della parte terminale del Fosso Marino, in quanto in mancanza di questo intervento l’ulteriore apporto d’acqua, invece di migliorarla, avrebbe aggravato la situazione preesistente.

E invece la Giunta Comunale decide di dare la precedenza a questa condotta, approvandone il progetto il 2 febbraio 2012, per un importo complessivo di 570.000 euro.

L’opera viene realizzata nel corso del 2012 ma, in variazione del progetto originario, la portata d’acqua di raccolta dei canali in corrispondenza dell’Hotel Nettuno, e degli stabilimenti balneari “La Prora” e “Zio Fiore” viene suddivisa tra La Bagnante e Fosso Marino. In definitiva si bonificano le zone degli stabilimenti balneari e si invia l’acqua, sulle spiagge libere.

Ma non bisognava bonificare Fosso Marino? Come mai per fare questa condotta è stato cancellato il progetto della strada di collegamento Vasto sud- Vasto Marina?

In definitiva i soldi dei cittadini, ben 570.000 euro, sono stati usati per fare un piacere ai balneatori invece che per bonificare Fosso Marino che è rimasto strutturalmente nelle identiche condizioni degli anni precedenti e con l’aggravio di un maggior carico d’acqua.

Il convogliamento di tutta l’acqua su Fosso Marino, secondo il progetto originario, poteva avere senso soltanto dopo la realizzazione delle opere di bonifica ed era razionale anche in vista dell’auspicato progetto (anch’esso abortito) di una nuova condotta da Fosso Marino al depuratore di San Salvo.

L’opera realizzata appare invece come uno scempio di denaro pubblico, parte complementare di un’opera mai iniziata, i cui benefici sono ricaduti esclusivamente sui signori del cemento e sugli stabilimenti balneari della zona più centrale di Vasto Marina.

Una beffa, la beffa di Fosso Marino!

M5S Vasto

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