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Vasto. Il suicidio assistito dell’Ospedale. Out anche l’Urologia

“L’ospedale di Vasto sta per morire e la causa del decesso imminente va addebitata a coloro, sindaco in testa, assessore regionale alla Sanità e presidente della Regione, che dovrebbero curarlo

ma che sono invece interessati soltanto al suo suicidio assistito”.

L’affermazione è del Movimento Unione per Vasto-Tagliente che denuncia in un comunicato un altro clamoroso caso di disfunzione che conferma la situazione di decozione del presidio sanitario vastese.

Secondo la nota, che reca come primi firmatari Giuseppe Tagliente ed il consigliere comunale Alessandra Cappa, ci sarebbero circa mille persone nella lista d’attesa per interventi urologici che rischiano di non essere operati neanche a lungo termine. La ragione di questa grave situazione sta nel deficit di anestesisti da cui é afflitto ormai da tempo l’ospedale vastese che costringe il prof. Schips a non operare con la stessa frequenza di prima o a servirsi delle sale operatorie di Chieti e Lanciano.

La medesima ragione sarebbe, secondo gli esponenti di Unione per Vasto, anche alla base del calo di interventi in chirurgia dove il primario dott. Lanci lavora da tempo in condizioni di estrema difficoltà.

“Occorre reagire – conclude il documento –  dinanzi a questo degrado della Sanità del Vastese. Il Sindaco, non può continuare a fare “il bravo ragazzo” mostrandosi sempre servizievole nei riguardi di coloro che stanno lasciando morire il nostro ospedale inseguendo pervicacemente il disegno di centralizzare l’assistenza sanitaria su Chieti -Pescara”.

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