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Ma il congiuntivo che fine ha fatto? Da Sanremo all’Accademia della Crusca

VASTO | Ai ragazzi della quinta B e C della Scuola “G.Spataro” di Vasto è piaciuta molto la canzone “Il Congiuntivo “ presentata a Sanremo da Lorenzo Baglioni. Il testo pone la riflessione sul congiuntivo che si sbaglia sempre di più. Infatti nel video un ragazzo  

viene lasciato dalla ragazza perché manda un messaggio affettuoso sbagliando il congiuntivo.

Questa simpatica e ritmata canzone ha creato un’approfondita riflessione a scuola. I ragazzi hanno cercato di capire se il congiuntivo è morto, morente o può salvarsi dalla quotidianità veloce dove per molti questo modo verbale è complicato e difficile.

Tante le piste di approfondimento: l’intervista ad un professore di Latino e Greco del Classico, il prof. Gianpiero Barbati, l’intervista al giornalistaGianni Quagliarella , l’intervista ad adolescenti e lo studio attento dell’approfondimento del prof . Francesco Sabatini presidente onorario dell’Accademia della Crusca.

Secondo il professore Gianpiero Barbati, il congiuntivo viene usato meno nel linguaggio parlato e dalle persone che studiano poco. I ragazzi che leggono molto e quelli che studiano il latino al contrario degli altri, lo sanno usare molto bene. Il docente ritiene che il congiuntivo è di grande importanza per esprimere tutte le sfumature dei pensieri.

Altra intervista interessante è stata quella al giornalista Gianni Quagliarella. Secondo lui il congiuntivo è ancora usato anche se, anche nella carta stampata, lo si evita per semplificare. Di errori se ne fanno sempre, l’importante è che “non vadano ad incidere” pesantemente sulla frase. Qualcuno scriverebbe “non vanno ad incidere”, perché l’indicativo sembrerebbe vincere sul congiuntivo.  Secondo lui, il congiuntivo potrebbe essere dimenticato perché c’è la necessità oggi di parlare in modo più semplice negli articoli, per farsi capire da tutti.

Hanno poi intervistato 11 adolescenti tra i 12 e i 19 anni che affermano che il congiuntivo non viene usato frequentemente, inoltre si fanno a volte degli errori . Secondo loro il congiuntivo non si usa affatto nella comunicazione in chat, pochissimo nel linguaggio verbale, poco in quello scritto. Ma secondo loro non scomparirà.

Hanno considerato infine l’approfondimento del prof. Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, che afferma che l’evoluzione della lingua è naturale e imprevedibile. Nelle frasi in cui il verbo è indipendente, il congiuntivo si usa e si userà sempre. E’ indispensabile.

Nelle frasi invece, quando il verbo è dipendente da un altro verbo, il congiuntivo già da Dante Alighieri ha avuto un’oscillazione con l’indicativo e questo ci sarà anche in futuro.

I ragazzi , dopo tutto questo lavoro lungo e complesso,  hanno capito che il congiuntivo non è morto, ma si usa sempre meno, ed è fondamentale ancor oggi nel linguaggio, perché dà quelle sfumature necessarie, ossia  ,come dice la canzone ,ha “un ruolo distintivo, si usa per eventi che non sono reali” , ed è importante per comunicare e farsi comprendere.

I ragazzi delle classi quinta B e C

Scuola primaria “G. Spataro”

Comprensivo n.1 Vasto

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