Editoriali

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San Giovanni Paolo aveva capito tutto

Nella (prima e unica) visita di Stato del (primo e unico) capo del Governo italiano di tradizione comunista (Massimo D' Alema) al Capo dello Stato Vaticano (Papa Giovanni Paolo II), questi disse riservatamentre all' ospite: "Ho combattuto il comunismo per tutta la vita, ma ora che il comunismo è crollato, chi difenderà i poveri?".


San Giovanni Paolo aveva capito allora quel che si sta vedendo adesso che il comunismo realizzato in forme statuali non c' è più. Premesso che il blocco degli Stati comunisti, guidato dall' Urss, era un blocco politico-militare illiberale, i cui cittadini erano lontani dal nostro benessere, non va dimenticato che la presenza di quel blocco ha consentito di sconfiggere il Patto d' acciaio nazifascista, poi allargato al Giappone; ha impedito porcate come quella francese che ha assassinato Gheddafi per eliminare la nostra egemonia commerciale in Libia; ha di fatto evitato guerre ed operazioni belliche come quelle in Iraq, in Yemen e in Siria oltre che golpi anche solo tentati come quello in Venezuela; l' ulteriore impoverimento dell' Africa, con le conseguenti migrazioni bibliche; l' inasprimento del fanatismo religioso e la nascita dello Stato islamico.
Insomma la presenza del blocco comunista ha garantito un equilibrio geo politico nel quale erano possibili gli ascensori sociali, sia per gli Stati poveri che per le classi meno abbienti.
Negare questo è come negare le leggi della storia, parafrasando il Craxi di Sigonella che in Parlamento paragono' Arafat a Mazzini e l' Olp alla Giovine Italia. Paradossalmente l'impero sovietico non ha affermato il comunismo, ma ha garantito la socialdemocrazia; non ha garantito la libertà ai propri cittadini, ma ha "protetto" i movimenti di liberazione nazionale e di classe.
La Chiesa cattolica, facendo propria la preoccupazione di Papa Woytila, ha eletto suo successore un Papa che viene dalle favelas, Francesco.
Nei paesi democratici, le sinistre hanno lasciato il comunismo e abbracciato il capitalismo e di conseguenza i poveri hanno lasciato le sinistre ed hanno abbracciato il sovranismo-populismo: i poveri hanno bisogno di protezione e si affidano sempre a qualcuno che vedono, a torto o a ragione, come proprio difensore.
Hai voglia Moscivici a contrastare Salvini e Meloni, se poi i poveri votano loro e non la sinistra.
Quest' ultima farebbe bene a porsi la domanda di Papa Giovanni Paolo: "E ora chi difenderà i poveri?" e a rispondere come l' ultimo conclave, cioè eleggendo chi viene dalle favelas, evitando di candidare miliardari alla Bloomberg. Miliardari per miliardari, i poveri scelgono l' originale

Ods

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