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Coronavirus: test antigenici, Verì sigla accordo con i medici di famiglia

 I medici di medicina generale eseguiranno, a partire dai prossimi giorni, i test antigenici rapidi nei propri ambulatori o nelle sedi che verranno indicate dalle singole Asl.

E’ stato infatti sottoscritto dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, l’accordo integrativo tra la Regione e i sindacati di categoria (Fimmg, Snami, Smi e Intersindacale), che applica il protocollo nazionale firmato dalle organizzazioni lo scorso 30 ottobre.

Le aziende sanitarie – per coloro che opteranno per il non utilizzo del proprio studio - potranno individuare sedi fisse o mobili per l’esecuzione dei test, anche in collaborazione con la Protezione civile, i Comuni o gli enti del Terzo Settore. Saranno anche garantite le turnazioni dei medici, dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13 il sabato.

Gli accessi da parte degli assistiti saranno regolamentati dai medici stessi, attraverso prenotazione e solo dopo il triage telefonico. In caso di necessità, sarà possibile anche eseguire il test al domicilio del paziente.

Nel caso di propri assistiti, potranno essere sottoposti a test antigenico i contatti stretti asintomatici individuati dal medico di medicina generale oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione; i casi sospetti di contatto che il medico di medicina generale si trova a dover visitare e che decide di sottoporre a test rapido. Nelle strutture Asl, invece, potranno essere sottoposti anche assistiti di altri medici di medicina generale, che siano ad esempio contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento inseriti in una lista trasmessa dal Dipartimento di Prevenzione.

Le Asl, oltre ai kit per l’effettuazione dei test, si occuperanno anche della fornitura dei dispositivi di protezione individuale per i sanitari.

I risultati saranno registrati sul sistema informatico di tracciamento della Regione: in caso di esito positivo del test antigenico, sarà informato il Dipartimento di Prevenzione della Asl, che disporrà l’isolamento domiciliare del paziente e il successivo tampone molecolare di conferma.

I medici riceveranno per ogni esame un compenso pari a 18 euro, se effettuato nel proprio studio oppure a domicilio, e di 12 euro per quelli eseguiti nelle strutture Asl.

“Voglio ringraziare i medici di medicina generale – sottolinea l’assessore – per la disponibilità e sensibilità dimostrate in questo momento, ribadendo il ruolo centrale che rivestono nella gestione della pandemia. Perché solo unendo tutte le forze, dalla medicina territoriale a quella ospedaliera, riusciremo a fronteggiare questa sfida, dando una risposta di salute efficace ai nostri concittadini”.

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