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La storia di Celenza di Costantino Felice ha dieci anni

Dieci anni fa, nell’estate del 2006 il Comune di Celenza sul Trigno, come editore, pubblicava il libro del prof. Costantino Felice: Percorsi di microstoria — CELENZA SUL TRIGNO

in età moderna e contemporanea. Son passati 10 anni da quando l’incaricato prof. Costantino Felice pubblicava un voluminoso libro, che doveva essere, come è, una fonte inesauribile di notizie, persone, cose, immobili privati e pubblici, chiese e fatti storici di Celenza, dotandola così di una identità, mai avuta in passato. Il libro abbraccia un lungo periodo dal 1400 circa a metà anni 2000; storia di persone semplici ed umili e personaggi pubblici, quali amministratori, sindaci, preti. Finalmente la comunità celenzana può guardare ad un proprio passato. Il libro venne presentato in Piazza del Popolo il 5 agosto del 2006. Capolavoro di opera, questa di Costantino Felice e capolavoro economico da parte del Comune quale Editore: costo zero. La vendita dei libri ha portato introiti per le casse comunali, coprendo la spesa ed assicurandosi anche un guadagno.

Il libro è stato definito da più parti un monumento per questo paese, voluto da una P.A. veramente lungimirante; anzi la stessa, ben documentata dal Felice, è stata ritenuta con il suo decennio ’97-2007, la più proficua di tutte le amministrazioni precedenti. Nella premessa del libro, il sindaco Rodrigo Cieri in carica in quel periodo, così scriveva : “È possibile sapere dove andare se non si sa da dove si proviene? Da questa semplice domanda, avvertita con particolare urgenza in seno all’amministrazione municipale che ho l’onore di guidare dal 1997, è maturato il proposito di promuover uno studio serio e approfondito sul passato celenzano.

La realizzazione del progetto è stata affidata allo storico Costantino Felice, il quale dà lustro al nostro paese, dove è nato e cresciuto, con le sue numerose opere sull’Abruzzo e sul Mezzogiorno, opere prestigiose, improntate a criteri di imparzialità e rigore scientifico, patrimonio ormai della cultura nazionale e internazionale, essendo in genere pubblicate dai maggiori editori italiani (Einaudi, Laterza, Angeli ecc.)……Celenza sul Trigno, forse non diversamente da altre analoghe località, sente il bisogno di inseguire il passato per penetrarlo e recuperare così una propria identità, cercando possibilmente di consolidarla anche.

Questo libro è una sorta di monumento alla memoria storica.” Non solo, come fiore all’occhiello, il Felice come parte integrante al volume, ha allegato altro opuscolo FAMIGLIE CELENZANE Percorsi genealogici, con alberi genealogici di 32 famiglie (De Lippis, Silla,Villamagna, Chiocca, Angelucci, Barchetta, due rami dei De Aloysio, Quinzii, Quinzio, Cocci, tre rami dei Cieri, Preta, cinque rami dei Felice, tre rami degli Aquilano, Garzisi, Pistilli, Di Nocco, Di Pardo, Antenucci, quattro rami dei Serafini. Il libro ha attraversato anche i confini italiani ed oltre oceano ha raggiunto molti emigranti.

Questo allegato è stato utile ad alcuni e a me perché vi ho attinto notizie per far ricongiungere parenti lontani e vicini originari di questo piccolo paese abruzzese. Una battuta di arresto va comunque rimarcata. L’amministrazione Venosini, subentrata a fine maggio 2007 fino alla sua caduta per sfiducia a gennaio del 2016, ha relegato centinaia di volumi del Felice in uno sgabuzzino comunale, come ad annientare la memoria di Celenza; restando i libri invenduti non si è fatto altro che procurare danni anche economici alle casse comunali. Doveva arrivare il commissario prefettizio Conti per ripescare quei volumi abbandonati; almeno ne ha fatto dono per la memoria a sindaci e preti in occasione dell’arrivo delle “Reliquie di San Donato”!

Antonio Cieri 

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